venerdì 18 settembre 2009

Robot dal cervello umano

Scienziati britannici stanno lavorando per ottenere un organismo dotato di parti sia meccaniche che organiche. Tessuto nervoso connesso al metallo
In pratica collegare tessuto cerebrale umano a una macchina. Un tentativo "futuristico" per creare una vera commistione fra l'uomo e la tecnologia. Questo l'esperimento di cui alcuni ricercatori dell'Università di Reading, Gran Bretagna, stanno seguendo le ultime fasi. Una volta che una coltura di neuroni umani, precedentemente predisposta, avrà raggiunto i requisiti necessari, Kevin Warwick e Ben Whalley, due fra gli scienziati che occupano di questo progetto, la collegheranno ad un meccanismo robotico.

Il primo in assoluto ad essere controllato da un cervello prodotto con lo stesso materiale di quello umano. Senza dubbio un grande passo in avanti rispetto a quanto aveva fatto nel 2002 lo Hybrots del loro collega statunitense Steve Potter (Steve Potter è riuscito a costruire un robot della dimensione di una tazzina da caffè in grado, all'interno di un piccolo box, di sfruttare una rete neurale composta da cellule di topo per superare ostacoli, scegliere la strada migliore e raggiungere una meta attraverso intricati labirinti, rnd).

Invece di un cervello ricavato da cellule di topo il prossimo esperimento, che dovrebbe portare anche e sopratutto a una maggiore comprensione delle malattie neurali, coinvolgerà cellule neuronali umane coltivate in vitro. Bisognerà attendere che venga ultimato un precedente programma con un cervello di origine muride, dopo di ciò sarà possibile applicare l'agglomerato di neuroni umani a un chip di silicio: si tratterà con ogni probabilità del primo vero cyborg mai realizzato.
Come il precedente robot, questo avrà le dimensioni di una tazzina da caffè: una volta posizionato in una apposita test area, dovrà superare una serie di ostacoli con l'ausilio dell'intelletto.

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