Cari amici, leggendo l'articolo riportato su repubblica.it questa mattina, non ho potuto fare a meno che sorridere ironicamente e riportarvene il sunto per sottoporlo all'attenzione di quanti, per un motivo o per un'altro non abbiano avuto il tempo per leggere le notizie del sito in questione.
Lasciando da parte le imprecazioni ed evitando di esternare gli immondi pensieri scaturitimi dal profondo dell'animo mi verrebbe semplicemente voglia di vomitare bile su tutto il mondo politico che ci ritroviamo e che ha ha ridotto a brandelli la nostra dignità di uomini e di italiani.
Riporto anche l'osservazione di una lettrice che sfogandosi dice "Si definisce politico o personalità politica, chi partecipa attivamente alla vita pubblica di uno Stato, operando le scelte necessarie alla crescita civile ed economica della propria nazione. La domanda viene spontanea: allora quelli alla camera sono tutti politici?.....ai posteri l'ardua sentenza..."
Ecco quanto....
Il bilancio di Montecitorio? Un milardo di spese. In un anno vengono spesi 54 milioni per la locazione degli uffici. Ogni onorevole costa 8mila euro al mese.
Intanto il dato clamoroso è che i 630 deputati non costano solo i 14 mila e passa euro al mese tra indennità (ridotta di mille euro, sì, ma solo dal prossimo gennaio), diaria e rimborsi spese. Ma 22 mila euro. Non il doppio ma giù di lì.
In altre parole Montecitorio spende ormai in affitti 54 milioni di euro l'anno, ovvero 147mila euro al giorno? Tradotto vuol dire che ciascun onorevole costa 8 mila euro al mese.
Per il momento, il bilancio comunque virtuoso 2010 certifica risparmi da 315 milioni di euro consolidati nel periodo 2006-2011, che aumenteranno fino al 2013, quando si sentiranno gli effetti della "sforbiciatà" di 1.000 euro dalla busta paga dei deputati, e del 5% sulle retribuzioni dei dipendenti che guadagnano tra 90mila e 150mila euro, fino al 10% degli stipendi sopra i 150mila euro, oltre a un taglio delle spese non vincolate, per un totale di 60 milioni di euro. Nel 2010 la Camera costerà quasi un miliardo di euro, con un tasso di crescita della spesa dell'1,3%: il più basso negli ultimi 10 anni. Disco verde ieri anche ai conti di quest'anno del Senato, che il presidente Schifani ha definito "virtuosi". Tutto all'insegna dell'austerity anche lì. Scure sul ventre molle delle pensioni dei dipendenti. La pianta organica di Palazzo Madama sarà ridotta del 20% rispetto al limite massimo previsto, sarà bloccato il turnover per due anni e innalzato il limite per la pensione. Che finora consentiva, come alla Camera, scivoli shock già a 57 anni
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