venerdì 6 luglio 2012

Viaggio ad Ischia e costiera amalfitana.

Cari amici, oggi mi è capitato di rispolverare un vecchio post riguardante un viaggio fatto un po' di tempo fa. Viaggi che prima mi capitava di fare spesso e che spero di poter tornare a fare presto perchè per me rappresentano la vita e la sensazione di libertà.  
L'esperienza che vi riporto riguarda il viaggio che da Roma ha portato me e Lucia (per l'occasione in veste di "zavorrina ufficiale") all'isola di Ischia per poi percorrere tutta la costiera amalfitana e giungere alle porte di Salerno prima di riprendere la via del ritorno verso la capitale. (Per chi non lo sapesse in gergo motociclistico la zavorrina la passeggera). 
Il mezzo usato è sempre la mia "amata", e sportivissima R6. Un viaggio quindi fatto all'insegna del "divertimento puro" e della guida sportiva (nei limiti del possibile, visti i limiti imposti dal codice, dal passeggero e dal buonsenso). 

Il viaggio con il passeggero ti porta sicuramente meno divertimento in termini di puro divertimento nella guida ma anche qualche lato positivo: il godersi maggiormente il panorama, fare qualche sosta in più per le "necessarie" pause di viaggio e il godere di qualche buon caffè ristoratore in piu'. 

L'itinerario ci ha visti partire Roma in direzione del mare. La prerogativa era di permettere alla mia zavorrina di vedere le bellezze del panorama costiero cercando di evitare il piu' possibile i percorsi "interni". L'idea era avanzare con il vento in faccia e un'occhio al mare e l'altro al panorama monti. 

Step 1: la "scaramantica" fotina iniziale e si partenza a "fionda"



alla volta della costa del Circeo. Dopo aver passato Anzio, Nettuno, la foce verde sulla marina di Latina, si arriva all'immancabile sosta a S.Felice al Circeo e al faro di punta rossa. 



Un piccolo sguardo al panorama. Il colpo d'occhio offerto dalla costa che avvolge il porto di S. Felice non puo' non destare emozioni e merita di essere immortalato. 



Vorrei poterci sostare a lungo in questi luoghi; per lasciarmi cullare dalle leggende di questi posti e magari farmi ammaliare dalla "maga Circe" che pare continui ad aggirarsi ancora nei dintorni... 
Ma la clessidra che scandisce i tempi putroppo scorre inesorabile e ci ricorda che dobbiamo proseguire e tanti km da fare. 
Percorrere tutta la costa fino ad arrivare all'imbarco di Pozzuoli vuol dire tanti km e tanto sforzo sui polsi, le soste non possono essere tante e l'andatura deve essere necessariamente "allegra". 
In ogni caso, poichè io sono un tipo preciso, riesco a presentarmi perfettamente in orario all'imbarco di Pozzuoli e pronto per la traversata sul traghetto. 



Il viaggio sul natante è piuttosto breve. Un'ora netta di navigazione. Il panorama resta gradevole perché c'è sempre un lembo di terra da vedere e il mare non ci avvolge mai "completamente". 



Il nostro sguardo viene catturato spesso dalle tante imbarcazioni "scortate" da una flotta di gabbiani che impazienti aspettano di arraffare gratis il "pranzo-regalo" 



Finalmente si arriva sulla terra ferma. Ischia ci siamo anche noi!!! Occorre fare ancora 16-17km per arrivare all'appartamentino prenotato che si trova dall'altra parte dell'isola. Per chi non la conosce, Ischia non è un'isola piccolina. Ha sei comuni indipendenti e varie frazioni sparse. Chi volesse approfondire l'argomento puo' visitare il sito web relativo al comune di Ischia. 
Arrivare all'appartamento non è semplicissimo ma una volta giunti alla meta notiamo che l'osservare la veduta panoramica che si apre dinanzi a noi ci ripaga la fatica del percorso fatto. 



La prima tappa nel pomeriggio è visitare la località di S. Angelo che si trova nella parte sud dell'isola. E' uno dei posti più belli dell'isola perché è un antico borgo di pescatori che si percorre a piedi ed è   circondato da una vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo. 



Prima di raggiungere il porticciolo e una meritata sosta con aperitivo ci "immortaliamo"... icon_wink.gif (eheh..come dire...anche l'occhio vuole la sua parte...!!!) 




Dopo l'appagante sosta ristoratrice, che fra le altre cose ci ha permesso di assaggiare le numerose delizie dolciarie del posto, rientriamo a casa per la cena. Ovviamente non prima di voltarci indietro per ammirare lo spettacolo che le numerosissime barche hanno creato piazzandosi tutte a ridosso della costa. L'angolo di visuale di questa foto è quello del versante dei "Maronti". 



Il mattino dopo si annuncia frenetico. Me ne accorgo dal fatto che Lucia è già in sella alla belva e scalpita dicendomi "dai monta su che ti porto a cucinare uova e patate nelle fumarole di Sorgeto..." 



Il sinistro significato di quest'affermazione lo avrei capito solo più tardi. 
E così, dopo una bella e abbondante colazione con prodotti tipici locali,  ci avviamo alla volta di Sorgeto, non distante da S.Angelo. 
Parcheggiato il mezzo buttiamo un'occhiata allo splendido fiordo naturale tutto da ammirare: 



Dal basso invece la veduta è questa: 




Mi direte voi, allora che c'entrava la storia delle uova e le patate da cucinare? 
la foto in questo caso rende perfettamente l'idea: 



In pratica Sorgeto offre dei punti in cui l'acqua esce a temperatura elevatissima (80-90 gradi). Si puo' fare tranquillamente il bagno sulle terrazzine naturali circondate dagli scogli. L'acqua in questi punti va dai 30 cm al metro e quindi è l'ideale per chi vuole stare "spaparanzato" al sole in acqua bassa e tiepida. Attenzione pero' che la temperatura è regolata dall'incontro tra l'acqua bollente che esce dalla roccia e quella del mare aperto che entra tra le insenature degli scogli. Quindi potrebbe diventare anche mooooolto calda in certi istanti. Uomo avvisato...... 
Nel frattempo, vista la perfetta cottura,  le uova prima e le patate poi, hanno trovato la giusta accoglienza nella nostra panzetta...eheh.... icon_lol.gif 

Le tarde ore pomeridiane decidiamo di passarle presso la spiaggia della Chiaia. Questo lembo di terra è lungo e sabbioso. Parte dal braccio destro del porto del Comune di Forio. Una spiaggia ideale per bambini e adolescenti giacché è di facile accesso dal paese. 
Tra le altre cose mi sono imbattuto in due, tre canucci molto simpatici con cui ho subito stabilito un feeling notevole...belli i canucci... icon_wink.gif 





Il giorno dopo è il turno della spiaggia dei Maronti. Anche questa spiaggia è tra le località più rinomate dell'Isola. Qualche ora di caldo sole e intensi profumi!!! 



Nel tardo pomeriggio decidiamo di compiere una visita allo stesso modo obbligata e di piacere. 
Visitiamo il famoso castello d' Aragona. 



Questo castello oltre ad essere bello e pieno di cosette da vedere (chi fosse interessato puo' trovare sul web facilmente tutte le info che vuole) offre, manco a dirlo, la possibilità di scattare foto (soprattutto panoramiche) di notevole impatto. 






Ischia, come la maggior parte dei posti in Italia, offre la possibilità di mangiare tante squisitezze. Naturalmente trattandosi di un isola, dalla cucina è cosa scontata e lecita aspettarsi il meglio almeno a riguardo il pesce. Ovviamente pesci e mitili sono cucinati in maniera squisita ma forse non tutti sanno che la specialità vera e propria dell'isola è il coniglio. Il cosiddetto "Coniglio all'ischitana". 

E noi non potevamo lasciare l'isola senza aver "provato" questa leccornia. Possibilmente gustandola in un posto speciale, insolito.
In questi casi niente di meglio che consultare la gente del posto e chiedere in giro...

Dopo un breve sondaggio decidiamo di recarci in una piccola località lontana dalla mondanità e dalla confusione (la sera prima "in centro" i ristoranti erano full e siamo rimasti a bocca asciutta..) 
Scegliamo quindi un ristorante posto nella parte più alta dell'isola. Percorriamo una strada assolutamente poco frequentata.
In genere quando si parla di fare un giro per l'isola, si decide per il percorso classico, partendo dal porto (freccia verde) in direzione antioraria, quindi, prima la parte nord, poi la parte ovest e infine la parte sud. 





La parte centrale dell'isola viene spesso tralasciata perchè non percorsa da sdrade ed è occupata per la maggior parte dei territori dal monte Epomeo (800mt). 
Noi ovviamente che siamo persone speciali (o non normali come qualcuno di voi potrebbe ritenerci) preferiamo fare il percorso esattamente contrario e quindi seguiamo la strada che dal porto (dov'è situato il castello) va in direzione sud-est in direzione Barano e Serre Fontana fino a raggiungere il punto segnato dalla cartina. 



Vista l'ora e lo spettacolo di colori che la natura offre in quel momento, facciamo piu' di qualche foto per immortalare sia i momenti del tramonto sia quelli del riflesso della luna all'uscita dal locale.







E il coniglio direte voi??? Com'era? Eh eh....nemmeno a dirlo. Era di lusso!!! Uno spettacolo di sapori originalissimi.
Molto gradita è risultata la sorpresa di un antipasto che tra le altre cose presentava un "coccio" di argilla riempito con quello che è comunemente chiamato nel sud Italia come "O muss.." (il muso di maiale). Insolito da trovare nei ristoranti. Una chicca che ci ha offerto gentilmente il ristorante "dal Bracconiere".  
  
Il mattino seguente ci ricorda inesorabilmente che è giunta l'ora di rifare i bagagli per il rientro a casa. 
A malincuore quindi si rimettono in ordine gli esigui (ma comunque ingombranti e scomodi) bagagli in formato (supercompresso), si salutano le persone che con cordialità e disponibilità ci hanno permesso un gradevole soggiorno, e si ripercorre l'isola per l'ultima volta fino a raggiungere il porto per essere traghettati nuovamente sulla terraferma. 

Durante la navigazione i soliti gabbiani ci offrono lo spettacolo del ruba-pasto a tradimento oramai a noi familiare. Sfioriamo l'isola di Procida che ci appare così: 




Il rientro è come destinazione il porticciolo di Napoli Beverello così da poter raggiungere piu' velocemente (traffico a parte) la costiera amalfitana. 




Arriviamo così nei pressi della costiera amalfitana (Castellammare di Stabia) in perfetta ora di pranzo e quindi lasciamo 70 eurini per mangiare il pesce. Non sono pochissimi ma vi assicuro che ne è valsa assolutamente la pena tenuto conto delle tante prelibatezze sapientemente cucinate da mani esperte. 

E non è finita qua perché seguendo il gradito consiglio di qualcuno di voi (postato nel report relativo al viaggio tra le Dolomiti lucane) cogliamo l'occasione per una piacevolissima sosta-merenda al piccolo comune di "Minori" (attaccato a Maiori) a una famosa e consigliata pasticceria in cui saggiare la specialità di Torta "Ricotta e pera". 
Alla fine ahimè, questa foto testimonia che di pezzi di torte ne abbiamo assaggiate tre e 2 sono state le scelte di creme di limoncello da associare... 0509_si_picchiano.gif 




La costiera amalfitana è un caleidoscopio ricchissimo di coloratissimi paesi, tra cui, naturalmente Amalfi. Qualcuno di voi l'ha vista? Se non l'avete vista allora vi consiglio di non perdere tempo. Che in questi mesi da il meglio di se. 0509_doppio_ok.gif 



Avrete, tra le altre cose anche la possibilità di visitare il Fiordo di Furore che, oltre che bello è anche il punto in cui si effettuano i tuffi più alti del mondo (28mt). Abbiamo assistito ai tutti e vi assicuro che è un'esperienza che non potrà essere dimenticata.

Terminata la costiera sentiamo vicino anche il venir meno delle forze. Quattro giorni in cui non ci siamo per nulla risparmiati e gli 800 km compiuti (su una R6) non sono sufficienti a descrivere tutti gli sforzi compiuti (salite e discese al mare etc etc). L'ultimo briciolo di energia lo riserviamo per il rientro a Roma. In fondo ci sono "solo" 250 km autostradali da compiere (di notte e semi spogliati).  Vi assicuro che l'autostrada (soprattutto di notte) sa anche stancare oltre che annoiare. 
Un'ultima foto al tramonto, catturata all'altezza di S.Giorgio a Cremano (na) prima del casello di Napoli e poi via direzione Roma. 




Il rientro ci riserva qualche piccola difficoltà dovuta alla stanchezza (soprattutto della zavorrina che era al suo primo lungo viaggio). Quindi è assolutamente indispensabile qualche sosta in più per sgranchirsi e adeguare un po' l'abbigliamento al "fresco" della notte. 

I piccoli problemi si sa...accompagnano questo genere di esperienze. In ogni caso facendo affidamento al necessario spirito di avventura nulla è così problematico. 

Si arriva a Roma pronti a svestire i panni da "supereroe" e reindossare quelli dell'avvilente routine quotidiana e ovviamente non mi rimane che ringraziare infinitamente Lucia della "paziente" e calorosa compagnia durante tutto questo viaggio (mi ha dovuto sopportare per tutto il tempo il che non è né poco né semplice) e per complimentarmi con lei per il superamento della dura prova vista la scomodità della posizione sulle supersport e i bagagli e anche l'inesperienza per i lunghi viaggi in moto.
Un esame che ha passato a pieni voti.
A tutti voi un saluto e un in bocca al lupo per i viaggi che farete nel futuro.
Mi raccomando, divertitevi ma sempre con prudenza e ricordate di rispettate tutti coloro che trovate sul cammino (animali compresi!)  
Lamps doppio_lamp.gif

1 commento:

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