mercoledì 30 dicembre 2009
Un vero mostro, altro che piranha....
Ieri ho seguito il documentario su questo famelico pesce di acqua dolce. E' un vero mostro e si riproduce con grande velocità. E' diventato un incubo in tante zone (anche dell'America) dove, nonostante il divieto di importazione, il pesce è stato rilasciato in grandi fiumi e si riproduce a macchia d'olio.
I Piranha si sa, sono feroci per antonomasia. Ma il loro vero punto di forza è nel gruppo. Il Channa argus o (testa di serpente) invece, riesce ad essere spietato anche in "solitaria". Il bello è che è facile che esca dall'acquario e poi cammina sulla terra come un serpente. E addirittura possiede una vescica d'aria sotto la base del cranio che gli permette di respirare fuori dall'acqua. Hanno fatto vari test lasciando i pesci 9-11 ore fuori dall'acqua. Con sorpresa, appena gli si versa un goccio di acqua loro cominciano a muoversi e nuotare come se nulla fosse successo.
La specie, con due sottospecie (Channa argus argus e Channa argus warpachowskii), è originaria dei grandi fiumi a corso lento della Cina orientale e della Manciuria. Nel corso dei secoli, essa è stata inoltre introdotta a scopo alimentare in numerosi fiumi dell'Asia centrale e del Giappone: a più riprese, inoltre, questo animale è stato introdotto negli Stati Uniti, dove si è moltiplicata al punto di diventare nociva, in quanto l'assenza di predatori naturali ne provoca un aumento smisurato del numero di questi animali, che li spinge a divenire ancora più aggressivi e a danneggiare seriamente le popolazioni di pesci native.
Misura mediamente circa un metro di lunghezza, per un peso che raggiunge i 15 kg: può tuttavia misurare fino a un metro e mezzo...
Il corpo ha forma allungata e cilindrica: sul dorso è presente una lunga pinna dorsale dai bordi arrotondati che conta fino a cinquanta raggi, mentre sul ventre è presente una pinna anale di forma simile a quella dorsale, ma più corta (al massimo 35 raggi).
La testa è massiccia e depressa anteriormente, con piccoli occhi posti all'incirca a metà della mascella ed una bocca assai larga e irta di denti.
La colorazione delle scaglie è piuttosto simile fra i giovanili e gli adulti (caso inusuale nella famiglia Channidae): generalmente essa è di colore bruno-giallastro, con variegature più chiare sui fianchi e sul dorso. Nella parte anteriore del corpo, le variegature tendono a separarsi nelle zone distali, mentre nella parte posteriore del corpo esse tendono invece ad essere contigue.
La colorazione è assai simile a quella dell'affine Channa maculata: tuttavia, le due specie possono essere riconosciute grazie alla presenza di due bande scure poste all'attaccatura della coda, che nella specie maculata tagliano completamente la coda in senso trasversale ed hanno bordi sfumati, mentre nella specie argus tendono (in particolare la banda piùdistale) ad essere irregolari in forma e dimensioni, senza aree sfumate.
La specie è tipica delle acque stagnanti e torbide con fondali fangosi ed abbondante vegetazione acquatica, come le risaie: qui questo pesce si muove silenzioso, appostandosi a poca distanza dalle prede per poi piombare loro addosso con un velocissimo scatto e dilaniarle coi forti denti da predatore.
Vista la scarsa ossigenazione delle acque nelle quali è solito vivere, questo pesce ha sviluppato un particolare organo soprabranchiale, collegato all'aorta ventrale, che gli permette di respirare anche l'aria atmosferica: l'animale è anzi forzato a salire periodicamente a galla per inalare aria, o muore in breve tempo per soffocamento. Questo adattamento permette al pesce di rimanere anche per giorni fuori dall'acqua, mentre solo i giovani di questa specie sono in grado di muoversi attivamente strisciando da un corso d'acqua all'altro nei periodi di secca.
Si nutre prevalentemente di altri pesci, che spesso cattura tutti interi nella grande bocca: mangia però qualsiasi sostanza di origine animale che riesca a catturare e sopraffare, come molluschi, crostacei, invertebrati ed anfibi.
Durante il periodo riproduttivo, i maschi costruiscono dei nidi fatti con vegetazione acquatica, che fungono da attrazione per le femmine. La femmina depone le proprie uova (fino a mille) sui nidi, lasciando che il maschio le fecondi: ciascun esemplare può rilasciare i propri gameti numerose volte durante la stagione riproduttiva.
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